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La vostra caldaia comincia ad avere qualche anno di troppo?
Le bollette aumentano e il rendimento della caldaia diminuisce?
Forse è venuto il momento di pensare a sostituirla.
Ma come decidere tra una caldaia tradizionale o una a condensazione?

Innanzitutto va detto che il 26 Settembre 2015 è entrata in vigore la “Direttiva ErP Ecodesign”, da quella data solo le caldaie a condensazione possono essere prodotte. Questo perché sono le uniche a poter garantire una resa energetica minima, pretesa dal Protocollo di Kioto per ridurre i consumi e agire contro il riscaldamento della Terra. Le caldaie tradizionali non riuscirebbero a garantire gli stessi standard.

Si capisce, quindi, che scegliere tra una caldaia a condensazione e una tradizionale significa optare tra futuro e passato, con il rischio, se si preferisce restare attaccati al passato, di non trovare, in caso di bisogno, i pezzi di ricambio necessari, in quanto questa tipologia di caldaia non è più in produzione.

Certo si può essere tentati a scegliere un modello fuori produzione confrontando il prezzo con quello di uno nuovo a condensazione, per liberarsi dalla zavorra qualche rivenditore potrebbe fare una proposta più che allettante ma è bene fare alcune considerazioni prima di decidere.

Prima di tutto non potreste usufruire delle detrazioni fiscali che arrivano fino al 65% delle spese SOLO per le caldaie a condensazione.

Poi, col tempo, vi accorgereste che le vostre bollette sono piuttosto salate. Anche in questo caso SOLO una caldaia a condensazione può garantire una certa efficienza energetica, attestata dall’etichetta della classe di consumo che va da A++ a G mentre le caldaie tradizionali non raggiungono i minimi standard.

Alla fine, il risparmio che pensavate di aver ottenuto all’inizio sfumerebbe nel giro di poco tempo.